Giorgio Lotti, Milano 1937, fotoreporter italiano.
Ha iniziato a fotografare nel 1954. Ha collaborato con quotidiani e riviste come La Notte, Milano Sera, Il Mondo, per poi approdare al francese Paris Match. Nel 1964 è entrato nello staff di Epoca e qui ha lavorato fino al 1997, anno di chiusura del giornale, quando è passato a Panorama, col quale ha collaborato fino al 2002. Nel 1973 si afferma in Cina per il suo ritratto a Zhou Enlai, Primo Ministro Cinese. Le sue immagini sono conservate in musei di tutto il mondo, tra i quali Victoria and Albert Museum di Londra, Cabinet des estampes di Parigi, University of Photojournalism Columbia di New York.
Incontrato a Firenze il 22 ottobre 2019 in occasione della masterclass “Quando la fotografia si racconta” alle Oblate, organizzata dal Gruppo Fotografico “Il Cupolone” di Firenze in collaborazione con il Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze e alla V° Commissione Cultura e Sport del Comune di Firenze.
Il giorno successivo ho avuto il piacere di poter intervistare il signor Lotti per avere un suo punto di vista su sulla fotografia del suo passato lavorativo e di quell’attuale.
Questa è una delle sue foto più rappresentative: Zhou Enlai, 1973, Primo Ministro cinese dal 1949, risulta essere una delle fotografie più stampata al mondo, con oltre 100 milioni di copie.
Lo stesso autore ha raccontato la dinamica dello scatto durante un ricevimento ufficiale a Pechino. Lotti, nella speranza di fotografarlo, decide di mettersi ultimo in coda. Arrivato al momento del saluto chiese di poter fotografare e proprio in quell’istante, egli si voltò richiamato dal suo assistente e Lotti vide l’inquadratura perfetta. Scattò e ringraziò.
L’autore di questa foto non poteva immaginare che lo stesso Zhou EnLai l’apprezzasse tanto da farne il suo ritratto ufficiale. Fu riprodotta poi in milioni di copie e i cinesi la stringevano tra le mani nel giorno del funerale del Primo Ministro.
Giorgio Lotti se ne accorse guardando le fotografie della folla in piazza Tienanmen.