Nicola Caracciolo
Fino al 2004 lavoravo su pellicola, ma poi i costi e la praticità mi hanno fatto passare al digitale che ho abbracciato con entusiasmo. Oggi scatto tutto in digitale a colore. Le mie foto sono fatte quasi tutte con grandangoli, per cui devo andare sempre molto vicino alle persone da fotografare e il rapporto umano non manca mai. Intanto scatto in Raw e cerco di curare particolarmente l’esposizione. Parto sempre dal concetto di file Raw “originale da conservare come un negativo”. Poi in fase di post- produzione posso anche decidere di variare l’esposizione in funzione di un certo risultato da ottenere.
Ai fotografi oggi si presentano nuove sfide. L’abilità nella post-produzione è diventata fondamentale; i più bravi tecnici di photoshop sono spesso quelli che producono i lavori migliori. Ovviamente ci sono eccezioni, ma stanno diventando rare.
Il digitale ha portato anche una maggiore competizione, per cui la creatività è essenziale; se sei al livello degli altri lavori solo se costi meno, mentre il fotografo capace di sviluppare una visione particolare troverà comunque lavoro.
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RITROVARSI A LAINO, dalla mostra fotografica “Il tempo passa”…
Desidero lodare le istituzioni, il Sindaco, i suoi collaboratori che hanno dimostrato coraggio, sensibilità ma soprattutto amore per la loro città e per l’arte, che oggi, grazie a questa mostra è anche la nostra città.
Laino, oggi, è come una persona anziana, dalle cui “rughe” traspaiono le vicende vissute: di “splendore e di dolore”. Ci si può chiedere per quel che riguarda la persona: “Com’era da giovane” era forte, vigorosa piena di vita. E Laino.
Com’era nei suoi periodi migliori. Di attività, di espansione di ospitalità?
È doloroso, vedere, oggi sia la persona che la città; non sembrano nemmeno assomigliare a quelle di una volta. Sono sofferenti di abbandono.
Abbandonati dai propri cari, dai propri cittadini attratti dalle lusinghe del Nord, da quelle città che sembravano offrissero la soluzione per una vita felice.
Io sono certo che le persone veramente felici sono quelle che hanno deciso di rimanere qui, a Laino.
Una di queste persone, pur non essendo di Laino, è Nicola Caracciolo profondamente e sinceramente innamorato della sua terra: la Calabria.
Sono sue creature, le immagini che ammireremo. Immagini che rappresentano luoghi, momenti e persone di questo luogo che per le sue caratteristiche possiamo considerare unico.
Questa mostra è importante perché è realizzata da un vero artista. Ci sono molti artisti convinti di esserlo ma in effetti non lo sono. Cosa distingue un vero artista da un artista comune? Il vero artista è una persona spirituale. Una persona con profonda sensibilità interiore che riassume empatia, generosità e soprattutto umiltà. L’artista comune opera con obbiettivi diversi ricercando: gloria, onore, popolarità, successo e ovviamente riconoscimenti economici.
Nicola Caracciolo, è l’artista che “prova più piacere nel dare che nel ricevere”, grazie a questa sua qualità ci ritroviamo, qui, tutti per apprezzare questo dono, una storia di Laino.
Grazie Maestro.